Dieci: fine di un ciclo

» Posted by on Dic 8, 2016 | Commenti disabilitati su Dieci: fine di un ciclo

Il numero Dieci, che negli Arcani Maggiori corrisponde alla Ruota di Fortuna (Arcano X) e al Giudizio (Arcano XX), rappresenta la fine di un ciclo di esperienze e preannuncia un nuovo inizio.

Inizio in potenza (numero uno) e completamento di un ciclo (numero dieci) sono i due aspetti dell’unità, della totalità; nella numerologia dei Tarocchi, il numero uno si trova sotto il rettangolo che costituisce ciascun Arcano, mentre il dieci si colloca in cima alla figura.

Osserviamo gli Arcani Minori di grado Dieci, seme per seme.

Dieci_Spade

Dieci di Spade: è una carta di grande impatto, che rappresenta la fine della clausura mentale ed il suo sfociare nell’incontro con l’altro da sè; per la prima volta troviamo infatti due spade – simboli del pensiero maschile e femminile – che non sono contenute nell’ovale ma hanno origine al di fuori di esso e, dopo essersi fatte spazio tra i segmenti neri degli archi, vanno ad incrociarsi nella parte superiore dell’ovale. Le lame delle spade, di colore azzurro e blu, simboleggiano la grande ricettività della mente a questo livello. Sulla lama della spada destra, inoltre, appare una linea spezzata orizzontale simile a quella contenuta nel Nove di Spade: si sottolinea, così, l’apertura del’intelletto ad un punto di vista diverso dal proprio, nonchè alle emozioni che questo scambio implica e che saranno rappresentate dall’Asso di Coppe. Nella parte superiore della carta vi sono ancora due fiori il cui significato è che si continua ad essere ricettivi verso il cielo; al posto dei due fiori inferiori troviamo invece le impugnature delle spade, come simboli dell’attività che nasce dalla terra.

In una lettura, il Dieci di Spade rappresenta la comparsa dell’affettività nella vita mentale e l’accettazione di un punto di vista diverso dal proprio; la clausura dell’ambito mentale ha finalmente termine e sorge il desiderio di aprirsi ad uno scambio intellettuale ed emozionale al contempo. Si arriva a questo punto nel momento in cui si comprende che non serve raggiungere le vette del pensiero se non si sperimenta anche l’apertura del Cuore. Al negativo, questo Arcano può evocare lo scontro verbale, un blocco emozionale che genera il rifiuto dell’altro, la paura di essere feriti, l’ingratitudine.

Dieci_Coppe

Dieci di Coppe: questa carta raffigura nove coppe ripartire in file di tre, sovrastate da una decima, grande coppa stesa in orizzontale; quest’ultima è costituita da sette spicchi, simboli dei sette chakra principali, mentre le altre coppe presentano cinque spicchi, simboli dei cinque sensi che costituiscono l’esperienza umana e a partire dai quali si edificano i sentimenti. Queste nove coppe sono aperte, mentre la decima ha l’imboccatura chiusa da un sigillo con un fiore al centro: le pretese emozionali, infatti, sono giunte al termine e il cuore, ormai colmo, aspetta di potersi impegnare in un’altra opera. E’ già possibile intuire che questa nuova opera si svolgerà sul piano materiale, poichè il fiore che chiude la decima coppa è molto simile a quelli inseriti nelle monete del seme di Denari: il Dieci di Coppe preannuncia quindi l’avvento dell’Asso di Denari.

In una lettura, questa carta rappresenta la fine di un’intensa esperienza emozionale; è un momento di sospensione, in cui si rimane in attesa di una chiamata, di un invito ad impegnarsi in una nuova impresa, che questa volta si svolgerà sul piano materiale: quando il cuore è colmo, infatti, si è inevitabilmente spinti a investire il proprio amore in un’opera concreta, a favore della propria famiglia, del proprio ambiente o dell’umanità intera. Al negativo, questo Arcano può rappresentare un blocco emozionale, la nostalgia del passato e il rifiuto di evolvere, ma può anche rispecchiare una tendenza alla venalità, ovvero ad anteporre il denaro e gli aspetti materiali dell’esistenza ai sentimenti.

Dieci_Denari

Dieci di Denari: questo Arcano è molto simile all’Otto di Denari: agli angoli di entrambe le carte notiamo infatti quattro monete che simboleggiano il raggiungimento della stabilità materiale, mentre altri quattro denari formano un quadrato centrale che rappresenta lo spirito racchiuso nella materia; entrambi gli Arcani sono attraversati da due assi perpendicolari tra loro e speculari rispetto ad un fiore centrale dai petali rossi (attivi) e azzurri (ricettivi). Nel Dieci di Denari, tuttavia, spuntano per la prima volta due denari di colore arancione che annunciano la fine di un ciclo materiale; queste due monete si trovano, tra l’altro, sull’asse bianco che divide verticalmente la carta: l’asse può ricordare i raggi della Ruota di Fortuna (Arcano X), anch’essi bianchi. Poichè la Ruota di Fortuna simboleggia un’inibizione del movimento, i denari di color arancio uniti dal segmento bianco potrebbero evocare la fine della prosperità materiale: giunti al limite di ciò che si poteva ricevere, diventa imperativo investire tale ricchezza in un’opera spirituale, per non incorrere nel rischio di perdere tutto.

In una lettura, il Dieci di Denari segnala che siamo giunti al termine di un ciclo di esperienze relative alla vita materiale o alla fisicità: per un imprenditore non più giovane, ad esempio, può essere arrivato il momento di ritirarsi e di affidare ai propri figli la gestione dell’impresa di famiglia. Non si tratta di rinunciare ad agire nel mondo, bensì di inoltrarsi su una diversa strada, quella della creatività messa al servizio della coscienza: il Dieci di Denari evolve infatti nell’Asso di Bastoni, la cui aspirazione più elevata consiste nell’investire l’energia creativa in un’azione finalizzata al bene dell’umanità. Gli aspetti negativi del Dieci di Denari rimandano al rifiuto di abbandonare schemi esistenziali ormai superati e non più produttivi, all’avarizia che spinge ad occultare e a non utilizzare le proprie risorse materiali, alla sensazione di aver fallito, all’amarezza di chi si ritrova in possesso di una grande ricchezza senza aver mai conosciuto la felicità.

Dieci_Bastoni

Dieci di Bastoni: in questa carta compaiono, per la prima volta, due bastoni verticali che la dividono in due parti uguali: il bastone di sinistra simboleggia l’energia femminile e quello di destra l’energia maschile, ma entrambi i bastoni sono in parte rossi e in parte blu, cioè sono sia attivi che ricettivi; sono, inoltre, tenuti insieme da quattro aste gialle orizzontali che rappresentano la coscienza intelligente. L’asse bianco che compare tra i due bastoni e che divide esattamente a metà la carta, simboleggia l’avvenuta sublimazione dell’energia sessuale e creativa; questo concetto è evidenziato anche dai due fiori bianchi che nascono dall’intreccio dei bastoni. Mentre nell’Otto e nel Nove di questo seme erano scomparse le foglie centrali, qui le troviamo nuovamente, poichè è giunto il tempo di dar vita ad una nuova opera, questa volta sul piano mentale: il bianco dei fiori da cui si dipartono le quattro foglie evoca infatti lo spazio aperto del Pensiero, elemento simboleggiato dall’Asso di Spade.

In una lettura, questa carta rappresenta un individuo che ha completato un ciclo di esperienze a livello sessuale o creativo ed è quindi riuscito a sublimare queste potenti energie: si potrebbe affermare, con una metafora, che costui è finalmente riuscito a sgrezzare e a purificare il proprio diamante interiore. Abbandonando l’ambito sessuale o creativo, il consultante si trova a percorrere una nuova via, quella dell’esplorazione mentale. Potrebbe trattarsi di una persona che intraprende la via dell’ascesi o che scopre di possedere una vocazione da guaritore, oppure ancora di un artista che decide di diventare professore. Gli aspetti negativi rimandano allo sradicamento rispetto alla realtà, a una mancanza di fiducia nella vita, a una perdita di potere causata da un fallimento o da un forte calo di energia.

Dieci

Il Dieci ritorna all’origine del ciclo successivo, ovvero al numero Uno, per dare vita ad una nuova evoluzione a partire da presupposti differenti.