I segreti della Papessa

» Posted by on Mag 11, 2017 | Commenti disabilitati su I segreti della Papessa

Nell’articolo dedicato al Duomo di Orvieto ho parlato di come, secondo alcuni studiosi, i Tarocchi siano nati dall’incontro tra il Cristianesimo delle origini e la mitologia egizia. Un esempio molto interessante di questo connubio è costituito dall’Arcano II, La Papessa.

La Papessa

Questa figura, che rappresenta l’archetipo della Vergine Madre, può essere assimilata alla dea Iside grazie alla presenza di precisi indizi che, se analizzati nella giusta prospettiva, lasciano pochi dubbi al riguardo.

Nella tradizione egizia, Iside ricopriva un ruolo di prim’ordine: in quanto dea della fertilità, essa veniva associata alle esondazioni del Nilo, le quali offrivano al popolo, in una regione così arida, la possibilità di coltivare i campi e dunque di vivere e prosperare. Il prestigio di cui Iside godeva era tale da farle guadagnare l’appellativo di Vergine Madre, ed è ragionevole supporre che gli artisti paleocristiani si siano ispirati alla raffigurazione classica di Iside che tiene in braccio il figlio Horus per rappresentare Maria, la Vergine Madre del Cristianesimo.

Iside-allatta-Horus

Nelle immagini sacre, le divinità e i santi sono raffigurati con attributi specifici che permettono di riconoscerli. I simboli attribuiti ad Iside, oltre a quello relativo all’allattamento di Horus, erano il libro, il velo, le corna e le torce. Quali sono i significati di questi elementi e qual è il loro rapporto con La Papessa dei Tarocchi?

Il libro è un chiaro simbolo di conoscenza la cui presenza è lampante all’interno dell’Arcano II.

Il velo, un altro degli attributi della dea, nella tradizione esoterica rappresenta ciò che ci impedisce di vedere il mondo invisibile o che, in altre parole, ci rende impossibile conoscere i misteri del Tempio simbolico. Ora chiediamoci che cosa potrebbe esserci dietro il velo della Papessa. Poichè occorre sempre osservare i Tarocchi così come farebbe un bambino, è un giusto ragionamento quello in base al quale La Papessa, in quanto compagna del Papa, abita nella stessa dimora di lui: tale dimora è ovviamente il Tempio, come evidenziato dai due pilastri che si trovano alle spalle del Papa. Se aguzziamo la vista, in effetti, possiamo notare che uno di quei pilastri appare anche sulla sinistra dell’Arcano II, proprio sotto il velo della Papessa.

Papa_Papessa

Si tratta di una conferma: il velo della Papessa nasconde i misteri del Tempio simbolico, fatto che coincide esattamente con la tradizione di Iside.

Un ulteriore attributo della dea sono le corna: esse erano la rappresentazione metaforica di cornucopie e, come tali, sottolineavano i concetti di fertilità e abbondanza inscindibilmente legati alla dea. Anche sulla tiara della Papessa sono presenti dei corni, dissimulati ma comunque ben visibili.

Papessa_corni

Proseguendo nell’analisi, bisogna sapere che i partecipanti ad alcuni riti dedicati alla dea portavano due fiaccole, le torce di Iside. E’ possibile che vi siano due torce anche nell’Arcano II? La risposta è affermativa, ma per vederle occorre… capovolgere la carta! In tal modo, eccole apparire sui bordi del velo, evidenziate dal colore giallo della torcia e dal rosso della fiamma:

Papessa_torce

A conferma del fatto che anche La Papessa è, come Iside, una madre, rileviamo la presenza di un uovo sul lato destro della carta, all’altezza dei fianchi della donna. Già per gli antichi egizi l’uovo era un simbolo di fecondità e quindi anche di maternità; tale simbologia è stata ripresa dal Cristianesimo tramite l’usanza delle uova di Pasqua. L’uovo dell’Arcano II, quindi, indica senza dubbio la maternità della Papessa.

Papessa_uovo

Tra le pieghe della veste della Papessa, tuttavia, si nasconde un ulteriore, bizzarro particolare, in grado di fugare ogni residuo dubbio sull’identificazione della Papessa con la dea Iside. Bisogna ricordare che, secondo il mito, Osiride, marito di Iside, fu ucciso dal proprio fratello Seth, e che il suo corpo fu smembrato in pezzi poi sparpagliati per il mondo intero. Iside, messasi alla ricerca dei resti dello sposo, riuscì a recuperare tredici dei quattordici pezzi dispersi; non fu però in grado di ritrovare il fallo del dio che, fondamentale per la procreazione, decise allora di plasmare da sola, vivificando mediante un atto di magia un mucchietto di argilla. Con una certa ironia, il fallo perduto di Osiride, simbolo di fertilità e abbondanza, si è materializzato tra le vesti della Papessa, sotto le mentite spoglie di un papiro arrotolato sul petto della donna:

Papessa_papiro