Nella numerologia dei Tarocchi, le Regine si trovano tra i gradi 4 e 5, ovvero tra la sicurezza e il richiamo di un nuovo ideale. Sono perfettamente integrate e dominanti all’interno del proprio ambito, ma rischiano di esagerare, lasciandosi sopraffare dalla potenza dell’elemento che rappresentano.
Osserviamo le Regine, seme per seme.
Regina di Spade: assisa sul proprio trono, questa creatura ha un portamento decisamente severo; con la mano destra presenta il suo simbolo, una spada contenuta all’interno di un fodero rosso, mentre con la sinistra pare accarezzarsi il ventre, all’altezza del quale la sua veste si piega in maniera tale da sembrare uno scudo. La linea spezzata che attraversa lo scudo dall’alto in basso sembra una cicatrice: è come se la Regina avesse subito una ferita alle proprie viscere e stesse ora tentando di proteggersi dalle intrusioni del mondo esterno. Lo sguardo della donna è fisso sulla sua spada: il suo potere e la sua difesa risiedono infatti nell’intelletto.
In una lettura, questa carta rappresenta un individuo (di solito una donna matura, oppure un uomo non completamente pacificato con il proprio lato femminile o con il concetto di femminilità) dotato di un intelletto potente, dominante, capace di idee utili ed efficaci: qualcuno, insomma, in grado di costruire la propria realtà partendo dall’elaborazione mentale, senza farsi condizionare dall’emotività. Questa persona sa parlare e scrivere in modo da farsi capire ed ha la tendenza a difendere le proprie opinioni con grande ostinazione, pur non mostrandosi chiusa alle nuove idee; la trascendenza, il superamento della materia è il suo più profondo ideale. I suoi aspetti negativi possono essere la freddezza generata da un razionalismo teso all’estremo, l’aggressività verbale, la chiusura del cuore e, in alcuni casi, anche il rifiuto del corpo e della sessualità.
Regina di Coppe: è una donna giovane e bella, dotata di una grazia naturale. Guarda fiduciosamente verso sinistra, in attesa che un essere degno del suo amore venga a conquistarla. La coppa che tiene nella mano destra, però, è chiusa: pur essendo piena di passione, infatti, la Regina sente di dover difendere i propri sentimenti; aprirà il suo cuore (ovvero la sua coppa) soltanto quando al suo cospetto comparirà qualcuno in grado di ispirarle completa fiducia. A riprova di ciò, la donna tiene nella mano sinistra una spada dalla lama sinuosa, con la quale non esiterà a colpire chiunque, mosso da un intento diverso da quello emozionale, tenti di approfittare della sua purezza (la lama della spada è bianca). La Regina di Coppe domina quindi i sentimenti, ma ne è anche intimorita perchè sa che il rischio di una ferita emozionale non potrà mai essere del tutto scongiurato; le sue dimensioni principali sono l’immobilità e l’attesa.
In una lettura, la Regina di Coppe rappresenta un individuo (più spesso una donna) che vive appieno il proprio lato emozionale: può trattarsi di una persona in attesa dell’anima gemella, ma anche di una buona madre o di una sorella amorevole. Ad un livello più elevato, questa carta evoca la carità verso il prossimo ispirata dalla fede, dall’amore divino. Gli aspetti negativi potrebbero essere la gelosia, l’ossessività, un’affettività soffocante oppure carente, il fatto di vivere i sentimenti in maniera passiva anzichè da protagonisti; o ancora, in relazione ai significati più ampi di questo Arcano, una tendenza alla falsa carità e allo sfruttamento del prossimo.
Regina di Denari: questa carta raffigura una donna dall’aspetto deciso e autorevole, che si mostra di profilo: guarda infatti a sinistra, in direzione della moneta che tiene fieramente sollevata all’altezza del viso, quasi fosse un astro nel quale ripone tutta la sua attenzione e fiducia. La Regina di Denari, in effetti, si sente completamente realizzata all’interno del mondo materiale, che domina senza apparente sforzo: ciò risulta evidente dalla sua postura, dal suo sguardo concentrato e dal lungo scettro che tiene nella mano sinistra. L’ermellino che compare sulla sua veste è un simbolo della sua regalità interiore; questo aspetto è ribadito anche dai colori che caratterizzano il trono, appena accennato sul lato destro della carta: attraverso l’esperienza sul piano materiale (rosa carne), l’uomo può aspirare al conseguimento della saggezza (viola).
In una lettura, la Regina di Denari rappresenta un individuo in grado di gestire con grande autorevolezza, e quindi di dominare, gli aspetti materiali dell’esistenza. Si tratta di una persona intenta principalmente a conservare ciò che ha acquisito in passato, ed eventualmente a tentare di accrescerlo senza però correre rischi eccessivi: ama, infatti, il suo denaro, il suo lavoro, la sua posizione sociale, la sua casa e la sua salute, ed è in grado di dispiegare notevoli energie per mantenere le cose così come stanno. Se invece non ha ancora acquisito una posizione solida, la sua forza di volontà la spinge a sopportare uno sforzo prolungato in vista del traguardo finale. E’ certamente un individuo dalle grandi qualità, ma rischia di scivolare nell’ottusità, nell’egoismo e nell’avarizia; può lasciarsi ossessionare dal bisogno di sicurezza materiale fino a perdere di vista gli altri aspetti della realtà, e la sua paura di investire può condurlo al ristagno e alla paralisi.
Regina di Bastoni: è l’unica Regina che guarda verso destra, perchè è attratta dall’azione nonostante la sua apparente staticità. Tale contraddizione è sottolineata anche da altri particolari: la donna, ad esempio, sembra essere seduta su un trono che, in realtà, non c’è; la sua chioma vigorosa e spumeggiante denota una grande vitalità, ma tra i suoi capelli compare una corona d’alloro di colore bianco, simbolo di sublimazione. La Regina di Bastoni, insomma, è una creatura profondamente seducente (come evidenziato dal lungo bastone scolpito che tiene nella mano destra e che poggia sul suo basso ventre), ma ha bisogno di ricevere un apporto esterno che la fecondi permettendole di dare alla luce i suoi innumerevoli frutti nascosti; per questo motivo, esercita un richiamo verso l’esterno attraverso un gesto tanto furtivo quanto eloquente: da notare, infatti, la piccola mano gialla che le tocca il basso ventre.
In una lettura, la Regina di Bastoni rappresenta una persona che fa della sensualità e della seduzione, ma anche della creatività, le sue armi predilette: si trova, infatti, perfettamente a suo agio nella gestione dell’energia sessuale-creativa. Per esprimersi al meglio, ha ovviamente bisogno di un partner che la completi, e per trovarlo è capace di sfoderare tutto il suo magnetismo. E’ una figura indubbiamente affascinante, potente e carismatica: si contraddistingue per la sua passionalità ed istintività, e non le sono affatto estranei comportamenti capricciosi e desideri altalenanti. I suoi aspetti negativi sono legati proprio all’incostanza e all’incoerenza, ma soprattutto all’incapacità di porsi dei limiti: a causa di ciò, rischia infatti di cadere nel narcisismo e nell’ossessione sessuale, come pure nel delirio egoico tipico di alcuni artisti.
