I Re

» Posted by on Gen 27, 2017 | Commenti disabilitati su I Re

Nella numerologia dei Tarocchi, i Re si trovano tra i gradi 6 e 7, ovvero tra il piacere estatico e l’azione nel mondo. Conoscono alla perfezione il proprio regno, che è per loro fonte di gioia e fierezza, ma sanno che al di là dei confini del loro territorio esiste un altro mondo (ovvero un altro ambito dell’esistenza) che li attrae profondamente: il loro sguardo inquieto si dirige, infatti, in quella direzione.

Osserviamo i Re, seme per seme.

Re_Spade

Re di Spade: è un giovane sovrano dallo sguardo fiero e dall’aspetto raffinato ed elegante; la sua corona è circondata da un alone giallo e tocca il bordo superiore della carta, ad indicare la sua coscienza intelligente e la sua connessione con il divino. Nella mano destra brandisce una spada dalla lama infuocata, simbolo della sua mente acuta e tagliente, mentre nella sinistra tiene uno strumento di misura sul quale sono incisi 22 trattini, tanti quanti sono gli Arcani Maggiori. Il suo sguardo, come quello di tutti i Re dei Tarocchi, si rivolge ardentemente verso destra, cioè verso la volontà di agire, ma i suoi piedi vanno nella direzione opposta, perchè il suo compito è quello di regnare saldamente sul proprio elemento, ovvero sul pensiero. Le due maschere che porta sulle spalle, molto simili a quelle del principe dell’Arcano VII, Il Carro, potrebbero rappresentare il suo tentativo di tenere in equilibrio due opposte tendenze della mente, ovvero il desiderio di creare la realtà e l’aspirazione al vuoto.

In una lettura, questa carta rappresenta una persona che fa dell’intelletto il cardine della propria esistenza: è in grado di controllare i propri pensieri e sa come utilizzarli per modellare o per misurare la realtà; allo stesso modo, fa un uso accorto e brillante della parola, di cui conosce e padroneggia l’immenso potere. Potrebbe essere un filosofo o un letterato, un avvocato o un giurista, un uomo politico o un dirigente illuminato, un docente universitario, un architetto o uno scienziato: si tratta, in ogni caso, di un comunicatore nato, di un individuo capace di risolvere situazioni difficili e controverse con grande serenità intellettuale. I suoi aspetti negativi possono essere il razionalismo spinto all’eccesso, l’aggressività verbale e la critica, il ricorso all’intrigo e alla calunnia per farsi strada: questa figura evoca infatti la meschinità dell’uomo di potere, la corruzione del politico e l’assolutismo del magistrato.

Re_Coppe

Re di Coppe: è un monarca dall’aspetto maturo, saggio e rassicurante, nonostante la postura fiera e lo sguardo determinato. La sua barba azzurra è indice della sua apertura nei confronti del Cielo; anche la sua veste è azzurra all’altezza del torace, dove la regione del cuore è insolitamente ampia e priva di decorazioni. La grande coppa che tiene nella mano destra è aperta, pronta a offrire il suo amorevole contenuto a chiunque mostri di averne sete: grazie alla sua vasta esperienza affettiva, il sovrano ha infatti riempito la coppa con il proprio amore consapevole e la serenità delle emozioni dominate. La grande autorevolezza del Re di Coppe è sottolineata dall’imponente corona che gli cinge il capo, ma soprattutto dall’ampio cappello che sembra aprirsi per poter ricevere i messaggi del cosmo.

In una lettura, il Re di Coppe è un uomo o una donna con una grande esperienza in fatto di sentimenti: li ha vissuti in tutte le loro complesse sfaccettature, quindi è ormai in grado di dominarli e di farne dono a chiunque mostri di averne bisogno. Si può supporre che sia una persona matura dal punto di vista anagrafico, anche se non è escluso che si tratti di un giovane particolarmente evoluto. Conosce il valore del servizio ed è quindi una persona affidabile, sul cui aiuto è sempre possibile contare. La sua visione innamorata del mondo lo rende capace di grandi azioni: può essere un filantropo, un mecenate, un sacerdote o un guaritore, o semplicemente una persona che ha sperimentato l’apertura del Cuore. Al negativo, è invece capace di grande indifferenza o di morbosa gelosia; si prende cura degli altri in maniera ipocrita, per soddisfare il proprio narcisismo o forse in vista di un tornaconto.

Re_Denari

Re di Denari: questo Re ha, come gli altri, una postura inquieta, con le gambe accavallate, e uno sguardo che si dirige nella direzione opposta rispetto a quella dei piedi. Alcuni elementi, però, sottolineano la sua diversità: notiamo, prima di tutto, che sul capo non porta una corona bensì un ampio cappello in grado di proteggerlo dal sole e dalla pioggia; le sue vesti, inoltre, sono comode e prive di pompa, e il suo trono è in realtà una sedia posta in mezzo alla natura, su un terreno azzurro come il cielo. Il Re di Denari, infatti, è un uomo semplice (un mercante, forse) che domina senza sforzo gli aspetti materiali dell’esistenza e non ha aspirazioni di conquista su territori sconosciuti: il suo sguardo si rivolge al denaro che, splendendo nel cielo come un astro, rappresenta la materia già spiritualizzata, mentre la moneta che tiene saldamente tra la mano e la gamba destra indica la sua propensione a gestire con parsimonia i beni materiali, evitando sia l’accumulo che lo spreco.

In una lettura, il Re di Denari rappresenta un individuo che ha imparato a gestire al meglio gli aspetti materiali dell’esistenza, senza lasciarsi sopraffare da questi: conosce e rispetta il valore del denaro, e sa come procurarsene in abbondanza e senza sforzo, ma è anche capace di accontentarsi di ciò che ha, poco o tanto che sia. Questa persona si distingue, dunque, per parsimonia, semplicità e saggezza, ovvero per la capacità di ridurre al minimo l’azione e il desiderio di conquista. Vive nel presente, accetta gli incessanti cambiamenti e gli incidenti della vita materiale e si lascia trasportare: sa, infatti, che bisogna assecondare i misteriosi piani dell’universo. Può essere un imprenditore milionario come pure un individuo del tutto indifferente al denaro. Al negativo, questa figura rispecchia la venalità, lo spreco di energie e di risorse, l’incapacità di gestire gli aspetti materiali della vita oppure una spiccata tendenza alla speculazione e alla truffa.

Re_Bastoni

Re di Bastoni: la sua corona e il suo cappello sono molto simili a quelli del Re di Spade: in questo modo, infatti, i Tarocchi sottolineano ancora una volta il legame inscindibile che intercorre tra il piano mentale e quello sessuale-creativo. Il copricapo del Re di Bastoni, però, è di colore giallo scuro, ad indicare l’uso pragmatico che egli fa della propria intelligenza: questo personaggio, infatti, è attratto solo da ciò che si può toccare con mano, nonchè dall’azione in grado di produrre risultati concreti e immediati. Tale propensione è sottolineata dall’armatura che indossa, ma anche dalla sua postura: il suo piede sinistro sembra in procinto di compiere un passo decisivo verso il futuro, pungolato dalla punta del suo possente ed elaborato scettro; quest’ultimo, partendo dai talloni, giunge fino a toccare il cappello del Re, ad indicare il fatto che egli è in grado di dominare in maniera intelligente la propria azione.

In una lettura, il Re di Bastoni rappresenta un individuo di grande volontà e carattere, che fa dell’azione determinata e focalizzata il suo principale punto di forza; non ama temporeggiare nè ragionare troppo sul da farsi, ma la sua è comunque un’azione intelligente e finalizzata ad uno scopo: è, infatti, perfettamente in grado di dominare la propria energia creativa, indirizzandola dove meglio crede. In questa figura possono rispecchiarsi grandi conquistatori, generali e dittatori, guerrieri e maestri di arti marziali, artisti e amanti appassionati o, più in generale, tutti coloro che nella vita quotidiana si sentono portati ad agire con ardore per raggiungere i propri obiettivi, senza indugiare in ragionamenti eccessivi. Gli aspetti negativi derivano dall’incapacità di gestire il proprio “fuoco” interiore, cadendo così nell’aggressività e nel dispotismo, come pure nel narcisismo del seduttore incallito o dell’artista ripiegato su se stesso.

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