I Cavalieri

» Posted by on Feb 18, 2017 | Commenti disabilitati su I Cavalieri

Nella numerologia dei Tarocchi, i Cavalieri si trovano tra i gradi 8 e 9, ovvero tra la perfezione e la crisi attiva, presentando al contempo il dinamismo del 10: essi infatti, dopo aver realizzato la perfezione del seme di appartenenza, se ne distaccano facendosi emissari dell’energia loro propria e dirigendosi verso un territorio ancora inesplorato, che consiste nell’elemento relativo al seme successivo.

Osserviamo i Cavalieri, seme per seme.

Cavaliere_Spade

Cavaliere di Spade: si tratta di un guerriero: è infatti l’unico, tra i quattro cavalieri, ad indossare elmo e armatura; il suo destriero, anch’esso corazzato, denota forza e determinazione, ma anche raffinatezza (si notino la sua fine bardatura e il suo sguardo scaltro) e agilità (è lanciato al galoppo e i suoi zoccoli sono sollevati da terra). Il Cavaliere è riuscito a dominare il piano mentale e, impugnando una spada la cui lunga lama rossa la rende più simile ad una lancia, si dirige in maniera decisa verso sinistra, alla volta del regno delle emozioni, rappresentato dal seme di Coppe. Il Cavaliere di Spade è dunque una figura molto dinamica ma al contempo ricettiva, come evidenziato dall’aureola azzurra che sovrasta il suo elmo.

In una lettura, questa figura rappresenta un individuo che, dopo aver imparato a padroneggiare i propri pensieri, decide di mettere la mente al servizio del cuore: si tratta, in un certo senso, di un salto nell’ignoto, poichè la mente, dopo aver sperimentato il vuoto, si fa da parte per permettere all’amore di sbocciare. Potrebbe essere un intellettuale che, al culmine della propria ricerca, scopre la via delle emozioni o dell’amore divino, un messaggero o un profeta, un uomo che combatte per una causa spirituale e desidera trasmetterla al mondo. Questo Arcano può inoltre rappresentare la fine di un conflitto mentale determinata dall’apertura del cuore.

Cavaliere_Coppe

Cavaliere di Coppe: questa figura denota grande umiltà e ricettività: privo di copricapo e abbigliato in modo semplice, egli porta sul palmo della mano una coppa aperta, simbolo del suo cuore colmo e desideroso di offrirsi al mondo. Il Cavaliere guarda il proprio simbolo come se fosse quest’ultimo a guidare lui, e non viceversa: il suo sguardo appare dunque incerto, perchè non sa esattamente dove sta andando. Anche la sua cavalcatura, che probabilmente consiste in una tenera puledrina, sembra essere lievemente strabica: tale difficoltà a vedere non indica una mancanza di coscienza, bensì la naturale predisposizione dell’amore a lasciarsi guidare senza porre condizioni. Nell’atto di benedire il mondo, il Cavaliere di Coppe viene condotto nel regno dei Denari, ovvero nel mondo della materia e dei bisogni che essa comporta.

In una lettura, il Cavaliere di Coppe è un uomo o una donna che ha sperimentato l’apertura del cuore: ha vissuto le proprie emozioni e ha imparato a dominarle e ora desidera offrire il proprio amore al mondo; ciò significa che sta per impegnarsi in un’opera di tipo materiale perchè l’amore, per essere completo, deve necessariamente tradursi in una realizzazione concreta, grande o piccola che sia. Il Cavaliere di Coppe può quindi essere una persona pronta a mettere su famiglia, ma anche un missionario, un benefattore, un sacerdote impegnato in un’opera umanitaria, oppure ancora una persona che sta andando a chiedere perdono e a riparare ad un errore.

Cavaliere_Denari

Cavaliere di Denari: in groppa ad un puledro e abbigliato con abiti comodi, questa figura tiene lo sguardo sul proprio simbolo, una moneta che, splendendo nel cielo come un astro, rappresenta la materia che si è spiritualizzata. Il terreno su cui si muove è giallo, ad indicare che l’esperienza nel mondo materiale costituisce la via verso la saggezza; il puledro che cavalca ha gli zoccoli ben piantati al suolo e procede con passi piccoli e misurati ma sicuri. Il Cavaliere si dirige verso destra, in direzione del regno dell’azione, come si può comprendere anche dal bastone che tiene nella mano destra: dopo aver conseguito il dominio sul mondo fisico e materiale, egli sta per investire la sua ricchezza in un’opera creativa, simboleggiata dal seme di Bastoni.

In una lettura, il Cavaliere di Denari rappresenta un individuo che ha imparato a dominare gli aspetti fisici o materiali dell’esistenza, senza lasciarsi spaventare dagli inevitabili e continui cambiamenti che ne fanno naturalmente parte. Raggiunta questa sicurezza e questa stabilità, egli è pronto ad investire il suo tempo presente in un’opera creativa oppure a vivere una passione: infatti, è abbastanza ricco da poter realizzare qualcosa di nuovo, qualcosa che vada oltre le necessità materiali dell’esistenza. Questa figura può rappresentare un viaggio, un trasferimento oppure una ricerca legata al corpo, alla creatività o al piacere.

Cavaliere_Bastoni

Cavaliere di Bastoni: a differenza delle cavalcature di colore azzurro degli altri tre cavalieri, il destriero del Cavaliere di Bastoni è bianco: rappresenta infatti l’avvenuta sublimazione dell’energia sessuale, ovvero del desiderio. Ci troviamo, con questa figura, al termine di un ciclo, come è possibile evincere dalla torsione di cavallo e cavaliere: essi stanno abbandonando l’azione generata dall’energia sessuale-creativa per dirigersi là dove tutto ha eternamente inizio, ovvero alla volta del piano mentale rappresentato dal seme di Spade. A differenza del raffinato bastone impugnato dal Re di questo seme, quello che il Cavaliere tiene saldamente nella mano sinistra e accarezza con lo sguardo, è un ramo potato di colore verde: l’energia sessuale viene vista di nuovo per quello che è, nella sua naturalità; il ramo-bastone, inoltre, attraversa completamente la mano del Cavaliere, poichè egli ha imparato a dominare le proprie pulsioni.

In una lettura, il Cavaliere di Bastoni rappresenta un individuo che, grazie ad un supremo atto di volontà, è riuscito a conseguire il dominio dei propri desideri, delle proprie pulsioni: ora è dunque in grado di trasformare l’energia creativa e sessuale in una fonte di nutrimento per lo spirito. Potrebbe trattarsi di un artista che decide di ritirarsi dalle scene, di uno sportivo al termine della propria carriera, di un personaggio pubblico che si ritira a vita privata, di un saggio che abbandona volontariamente i piaceri del mondo o più semplicemente di una persona giunta al termine di un ciclo di esperienze. Questa figura simboleggia anche il raggiungimento della pace.

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