Due: il grande accumulo

» Posted by on Set 2, 2016 | Commenti disabilitati su Due: il grande accumulo

Il grado Due, che negli Arcani Maggiori corrisponde alla Papessa (Arcano II) e all’Appeso (Arcano XII), rappresenta un grande, solitario accumulo (di idee, emozioni, desideri ecc.) in previsione di una azione futura.

Il due è un numero pari, dunque femminile e ricettivo; nella numerologia dei Tarocchi, esso occupa lo spazio inferiore sinistro del quadrato Terra ed è pertanto ricettivo verso il Cielo.

Osserviamo gli Arcani Minori di grado Due, seme per seme.

Due_Spade

Due di Spade: come tutte le carte pari di questo seme, il Due di Spade non contiene all’interno una spada bensì un grande fiore, simbolo femminile ricettivo, con otto petali e otto rami che riempiono l’ovale: sono le informazioni, le idee, i pensieri che vengono “covati” in grande quantità. Il numero otto, nei Tarocchi, rappresenta la perfezione: il grande accumulo del due aspira dunque alla pienezza dell’otto. I due semicerchi che formano l’ovale sono in gran parte neri (obiettivo ultimo del mentale è realizzare il vuoto) ma presentano dei segmenti centrali il cui colore rosso, simbolo della forza dirompente del pensiero, richiama il rosso dei petali orizzontali del fiore; attraverso i petali gialli verticali, l’attività mentale può in seguito dirigersi verso la luce, passando prima attraverso la ricettività dei petali azzurri.

In una lettura, questa carta rappresenta un invito a fermarsi (e, se necessario, anche ad isolarsi temporaneamente dal mondo) per leggere, studiare, oppure per riflettere e meditare, in modo da prepararsi al meglio in vista di un futuro “rientro in scena”. E’ un invito al silenzio e all’introspezione. Al negativo, riflette la pigrizia mentale e l’incapacità di concentrarsi oppure, al contrario, l’eccessivo intellettualismo che conduce alla paralisi; può anche indicare l’identificazione con i luoghi comuni e la necessità di allargare i propri orizzonti mentali.

Due_Coppe

Due di Coppe: osservando questa carta a partire dal basso, vediamo due angeli affiancare un trono sul quale si trova un uccello di colore rosso: si tratta dell’araba fenice, che muore e rinasce dalle proprie ceneri proprio come l’amore si estingue e risorge ogni volta. L’angelo di sinistra ha gli occhi bendati ed è dunque cieco, proprio come l’amore che non ha mai origine dall’intelletto e dal discernimento. Dal trono dell’araba fenice nasce il fiore rosso e giallo, simbolo della coscienza cosmica che si incarna nel cuore umano; da qui si diparte un gambo azzurro che a un certo punto si sdoppia fino a dare origine a due animali che libano da un grande fiore. I due animali rimandano alla divisione narcisistica dell’Io, necessaria allo sviluppo dell’amore: la ricerca amorosa, infatti, nasce dall’attrazione verso se stessi e dalla proiezione di sè nell’amato.

In una lettura, questa carta rispecchia un grande accumulo adolescenziale di sogni amorosi: è la ricerca dell’anima gemella, messa in atto da un essere emotivamente giovane che non ha ancora nessuna esperienza dell’amore. L’altro non è ancora apparso e dunque lo si immagina simile a ciò che già si conosce: il Due di Coppe rimanda infatti anche all’amore edipico nutrito dal figlio nei confronti del genitore. Al negativo, ci troviamo di fronte all’immaturità emozionale, alla paura dell’impegno, a un’affettività prigioniera dei legami familiari, a un cuore popolato da fantasie amorose infantili e prive di aderenza alla realtà.  

Due_Denari

Due di Denari: qui notiamo un nastro – sul quale compaiono, tra l’altro, due date che ricordano la prima pubblicazione dei Tarocchi di Marsiglia (1471) e la pubblicazione dei Tarocchi restaurati da Camoin e Jodorowsky (1997) – che avvolge le due grandi monete. Le linee nere che compaiono nella parte inferiore del nastro sono in realtà tre serpenti che si intrecciano: in quanto simbolo di metamorfosi, essi suggeriscono l’idea che il lavoro con la materia condurrà un giorno alla spiritualizzazione della stessa, come indicato anche dai due denari che si trasformano in aureole. Il nastro, che assume la forma di un 8, continua a crescere all’infinito, come testimoniato dai fiori che sbocciano alle due estremità: per arrivare alla perfezione racchiusa nel numero 8, occorre realizzare la spiritualizzazione della materia.

In una lettura, questa carta rievoca un progetto in gestazione, una casa in costruzione, il desiderio di chiudere un contratto, di formare una società oppure di sposarsi (ricordiamo infatti che i Denari simboleggiano anche la vita familiare e sociale). Può evocare inoltre il riposo, il recupero delle forze, oppure… un lieto evento: nel Due di Denari infatti è racchiusa anche l’immagine di un feto in gestazione. Al negativo, può indicare la difficoltà di arrivare a fine mese, la pigrizia, il rifiuto del mondo esterno oppure un atteggiamento chimerico e inefficace nei confronti dello stesso; per quanto riguarda il simbolismo legato al corpo, questa lama può rappresentare l’inizio di una malattia, il rifiuto del corpo che può sfociare in tendenze autolesioniste, una paralisi psico-fisica oppure ancora un aborto.

Due_Bastoni

Due di Bastoni: in questa carta, ciascuno dei due fiori non ha alla base un gambo reciso, bensì un bulbo molto ornato che rappresenta l’accumularsi dei desideri. Il gambo rosso del fiore, che conduce ai sette petali gialli, rievoca l’energia vitale che, generata dal desiderio, andrà a risvegliare i sette chakra. I bastoni sono prevalentemente di colore rosso ma il loro centro è blu, ad indicare che l’energia creativa, in origine, viene ricevuta: un artista riceve dall’alto (o, se preferite, dal profondo di sè) l’ispirazione, ma l’opera che realizza è sempre il frutto delle sue scelte e del suo lavoro. In definitiva, questa carta rappresenta il desiderio che non è ancora sfociato in azione, l’incubazione di un’opera e, in senso fisico, il periodo della pubertà.

In una lettura, questa lama rappresenta il desiderio adolescenziale di affrontare la prima esperienza sessuale e quindi presuppone l’esistenza di un’energia tanto intensa quanto, per il momento, ancora repressa. Dal punto di vista creativo, la carta simboleggia la gestazione di un’opera e dunque un grande potenziale che non è ancora venuto alla luce. Le interpretazioni negative rimandano ad un blocco dell’energia sessuale o creativa, spesso dovuto all’indebita intromissione dell’intelletto e dei tabù che lastricano le vie dell’istinto.

Due

Dall’accumulo energetico del numero Due si passa poi all’esplosione gioiosa e vitale tipica del numero Tre.